L'ansia ha una sua gerarchia evolutiva durante lo sviluppo |
Dalla sua forma più evoluta alla sua forma più regressiva, possiamo così descrivere la gerarchia dell’ansia:
- Ansia superegoica (del Super Io) legata cioè a problematiche della nostra coscienza morale.
- Angoscia di castrazione.
- Angoscia o paura, connotata da grande ansia, di perdere l’amore dell’oggetto, cioè della persona a cui siamo affettivamente legati che in origine è la madre.
- Angoscia di perdere l’oggetto d’amore, cioè la persona sulla quale abbiamo investito il nostro affetto e che per noi rappresenta il nostro punto di riferimento. In questo caso si sperimenta una profonda ansia di separazione.
- Angoscia persecutoria: quando il senso di persecuzione è molto forte, l’ansia diviene un’insopportabile esperienza di angoscia legata a persone o situazione dalle quali si teme di poter essere in qualche modo “attaccati” o comunque, ci si sente minacciati ed alle quali si attribuiscono cattive intenzioni nei nostri confronti che in realtà esse non hanno.
- Angoscia di disintegrazione: rappresenta la più arcaica e devastante esperienza di angoscia per l’individuo, con una profonda paura di perdere la propria integrità personale psicofisica ed i propri confini e senso di sé fino a confondersi con l’oggetto (come può accadere, in modo però normale, nel bambino piccolissimo che ancora non distingue bene tra se stesso e la mamma). Per “oggetto” si intende qualsiasi “persona” con la quale abbiamo un certo tipo di relazione affettiva.
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