lunedì 29 giugno 2015

Avete dei figli adolescenti? Attenzione agli energy drinks....

Attenzione agli energy drinks, soprattutto negli adolescenti!
Se avete figli adolescenti o bambini iperattivi, attenzione agli energy drinks!!! Le bevande energizzanti, infatti, sono le principali indiziate nella causa di iperattività nei bambini come evidenzia uno studio condotto presso la Yale University e pubblicato su Academic Pediatrics.
Lo studio, riportato dall’ANSA, dimostra che l’eccessivo consumo di energy drinksaumenta i casi di difficoltà di attenzione, iperattività, disturbi del comportamento. Le sostanze contenute in queste bevande, infatti, sono direttamente responsabili di questo tipo di problemi. Si tratta di glucosio, caffeina, taurina, guaranina e vitamine del gruppo B, tutte sostanze che stimolano il sistema Nervoso Centrale.
Gli energy drinks sono molto di moda fra gli adolescenti, ma non sono bevande adatte a loro soprattutto per l’alto contenuto di sostanze stimolanti che contengono. Anche le bibite zuccherate, però, sono ritenute responsabili dei casi di iperattività. Le bevande zuccherate possono contenere anche 40 grammi di zucchero a porzione, mentre secondo i pediatri il consumo di zucchero nei bambini non dovrebbe superare i 21-33 grammi al giorno, quindi si può vedere come il consumo di tali bevande esponga i bambini ad una dose eccessiva di zucchero.
Per non parlare della caffeina che i bambini non dovrebbero assumere affatto e che negli energy drinks, invece, è contenuta in grosse quantità…
Lo studio americano ha evidenziato che i bambini che consumano energy drinkssviluppano iperattività con una percentuale che è del 66% maggiore dei loro coetanei che non le consumano. Nel campione esaminato a Yale, si evidenziava che i ragazzi del gruppo campione consumavano in media circa due bibite al giorno e che, con l’aumentare delle dosi di energy drink, aumentava il rischio di andare incontro a problemi di attenzione e di iperattività.
”I nostri risultati – spiega la ricercatrice di Yale Jeannette Ickovics – supportano le raccomandazioni della Accademia Americana di Pediatria secondo cui i genitori dovrebbero limitare il consumo di bibite dei figli e vietargli del tutto quello di energy drink”.

Gli ultimi sussulti dell'influenza: come affrontarli nel modo migliore...

L'influenza colpisce anche nei mesi di Marzo e Aprile...
Gli ultimi sussulti dell’influenza, alcuni casi di recidiva e qualche forma che degenera in bronchite. Molti pazienti si chiedono come affrontare l’influenza di quest’anno, se i sintomi accusati sono normali e come evitare le complicanze.
La forma influenzale in giro quest’anno è la più classica delle influenze: febbre alta, raffreddore, dolori diffusi e tosse secca. La febbre, con alti e bassi dura circa quattro-cinque giorni, mentre la tosse può andare avanti anche per due-tre settimane.
L’influenza è una malattia di origine virale, quindi non deve essere curata con gli antibiotici, ma deve essere affrontata con calma e, soprattutto, con la consapevolezza che la miglior cura è il riposo. In caso di influenza è raccomandato il riposo per almeno quattro-cinque giorni, sia per la guarigione del paziente, sia per evitare la diffusione del virus. Molte persone, infatti, credendo di far bene, assume degli antifebbrili e si reca la lavoro (o permette ai figli di andare a scuola) diffondendo, così, il virus sempre di più e contribuendo al diffondersi dell’epidemia influenzale. Restare a casa è un atto di responsabilità non solo per se stessi ma anche per gli altri!
La cura per l’influenza consiste, dunque nel restarsene a casa, assumere degliantifebbrili (il paracetamolo è il più efficace e il meno dotato di effetti collaterali) e dei sedativi per la tosse.
Per quanto riguarda l’alimentazione un vitto leggero e nutriente è necessario per non indebolire il fisico già provato dal virus: ottime le uova, ricche di proteine e vitamine. E’ necessario assumere molti liquidi e consumare frutta e verdura ricche di sali minerali e vitamine.
Dopo qualche giorno di meritato riposo, tornerete in forma come prima!
Molti pazienti, però, si preoccupano dell possibili complicazioni come le bronchiti o le polmoniti. In genere non ci si deve preoccupare per i primi tre-quattro giorni ed evitare di assumere antibiotici senza prima consultare il medico. Dopo il terzo giorno, se persiste la febbre alta, è necessario recarsi dal medico per farsi visitare. Sarà il medico a valutare se è il caso di prescrivere altri medicinali.
Particolare attenzione devono farla le persone che soffrono di asma. In questo caso al terzo giorno è necessario farsi visitare dal medico per escludere una bronchite che, nelle persone asmatiche, può verificarsi con maggiore frequenza.
Un’ultima considerazione: dopo le sofferenze dei questa stagione, l’anno prossimo prendete in seria considerazione l’idea di vaccinarvi!

Sono in menopausa? Quali esami me lo dicono...

Gli esami che indicano se sei in menopausa
Molte pazienti giungono in ambulatorio verso i 40-45 anni con il dubbio che le alterazioni del loro ciclo mestruale siano segnali di climaterio omenopausa e vorrebbero sapere quali esami eseguire per accertarsi della loro fertilità.
Per rispondere a questa domanda è necessario fare una breve premessa: l’ovaio, che produce le cellule uovo tipiche della fertilità femminile è stimolato da un ormone prodotto da una ghiandola presente nel cervello detta ipofisi. L’Ormone si chiama ormone follicolo stimolante oFSH. Questo ormone va a stimolare l’ovario che durante il ciclo mestrulae (che dura circa un mese) fa maturare da 10 a 20 ovuli in esso contenuti. La maturazione di queste cellule uovo porta alla produzione di estrogeni che vanno a “dire” all’ipofisi che non è più necessario produrre FSH che così diminuisce. All’ovulazione solo una di queste cellule sarà portata a definitiva maturazione e si avrà l’ovulazione.
Quando l’ovaio invecchia le cellule uovo in esso contenute diminuiscono drasticamente e l’ovulazione non avviene più ogni mese ma si riduce in frequenza fino a cessare del tutto piano piano. Questo fatto comporta la mancata stimolazione dell’ipofisi da parte degli estrogeni. Il mancato messaggio che non c’è più necessità di produrre FSH fa si che l’ipofisi continui a produrne sempre di più fino a far aumentare i livelli di questo ormone sopra alla soglia che indica l’entrata in menopausa. I valori di FSH che indicano la premenopausa o climaterio sono quelli superiori a 15 mUI/ml,quelli che indicano menopausa conclamata quelli superiori a 30-40 mUI /ml.
Attenzione, però: se si assume la pillola anticoncezionale o si assumono progestinici, è bene ricordare che entrambi fanno diminuire i valori di FSH. E’ bene, quindi,sospendere l’assunzione di tali sostanze per almeno una settimana prima di eseguire gli esami dell’FSH, specie in premenopausa quando i valori sono al limite e sarebbero poco interpretabili.

domenica 28 giugno 2015

Ogni anno ottomila morti per influenza:allarme vaccinazioni!

La vaccinazioni antiinfluenzale può salvare la vita....
Ogni anno in Italia muoiono ottomila persone per le complicanze dell’influenza. E’ un dato ormai consolidato frutto degli studi degli ultimi decenni. Quest’anno, però, l’influenza è stata particolarmente virulenta e soprattutto, molto diffusa.
Le cause sono da ricercare nelcalo delle vaccinazioni antinfluenzali dovute alle note vicende degli ultimi due anni. Prima c’è stata la questione dei lotti ritirati con un grave ritardo nelle vaccinazioni, poi la storia delle morti sospette. Queste informazioni date in pasto a persone fragili, con problemi di salute già esistenti, ha fatto si che molte persone abbiano scelto di non vaccinarsi e si siano esposte al rischio di complicanze. A questo si è aggiunta la forma particolarmente violenta dell’influenza di quest’anno che presentava sintomi respiratori e febbre alta della durata di almeno quattro-cinque giorni che ha determinato un’epidemia particolarmente diffusa fra la popolazione.
A questo proposito Walter Ricciardi, commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità, ha così commentato: ”Il tributo in termini di vite umane è alto perchè di fatto in Italia ogni anno muoiono circa ottomila persone in conseguenza dell’influenza, che viene contratta perchè non si è vaccinati o si è scarsamente protetti, e quindi le complicanze dell’influenza possono essere particolarmente gravi.”
Per Ricciardi la vaccinazione antinfluenzale non è un’opzione ma un obbligo moralesia per prevenire le complicanze nei pazienti fragili, sia per non gravare troppo economicamente sullo stato Italiano: “C’è anche un tributo economico, sia dovuto alle cure per le persone che si ammalano, sia dovuto al fatto che chi ha l’influenza non va a lavorare, o deve rinunciare alle proprie attività per assistere qualche caro. Questo ad esempio negli Usa ha spinto le autorità a suggerire la vaccinazione anche tra 50 e 65 anni, sia per proteggere la loro salute che per poter continuare a farli lavorare”.
Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare, ma è comunque secondario rispetto al rischio reale per la salute delle persone che sono messe a serio rischio dainformazioni selvagge e senza controllo come quelle che si sono verificate negli ultimi due anni nei confronti della vaccinazione antinfluenzale.