venerdì 11 settembre 2015

La fotosensibilizzazione da farmaci: vacanze rovinate?

La fotosensibilizzazione può rovinare le vostre vacanze: pensateci prima!

Estate, tempo di mare, sole e tintarella. Tuttavia il nostro splendido sole, oltre ad allietarci ed ad abbronzarci, può anche creare problemi a causa del fenomeno della fotosensibilità da farmaci, fenomeno caratterizzato da anomale reazioni cutanee dopo esposizione a dosi solitamente innocue di radiazioni solari. 

Le manifestazioni cliniche di queste reazioni sono varie, spesso simili a quelle di una intensa scottatura solare (comparsa di eritema, edema, papule, reazioni orticarioidi con eventuale formazione di vescicole), solitamente limitata alle aree del corpo maggiormente esposte (l'apice delle orecchie, il naso, le guance, la nuca, gli avambracci e il dorso delle mani). In alcuni casi la reazione si può estendere a tutto il corpo. 

Le reazioni di fotosensibilizzazione sono distinte in fototossiche o fotoallergiche. Le reazioni fototossiche sono le più frequenti, dipendono dall'entità dell'esposizione alla luce e dalla dose del farmaco e possono teoricamente manifestarsi nel 100% dei pazienti che si espongono al farmaco e alla luce del sole sin dalla prima volta. Il danno si manifesta come una intensa scottatura che compare da qualche minuto a qualche ora dopo l'esposizione e si risolve in 2-4 giorni. Le reazioni fotoallergiche sono più rare e sono legate ad un fenomeno di ipersensibilità. In questi casi le reazioni colpiscono soggetti predisposti, spesso non alla prima esposizione al sole, esordiscono 24-48 ore dopo l’esposizione al sole, non dipendono dalla dose di farmaco assunto e si presentano con rossore, prurito o dolore, presenza di vesciche, bolle e pomfi simili a quelli delle punture di zanzara. I farmaci che presentano questo fastidioso effetto collaterale sono alcuni fra quelli appartenenti alla categoria degli antibiotici, anticoncezionali, antistaminici, diuretici, antinfiammatori, antiaritmici, antipertensivi, antidepressivi. 

Come comportarsi? Nei periodi estivi, ed in genere se si desidera esposti alle radiazioni solari, occorre chiedere al proprio medico se i farmaci assunti possono causare reazioni avverse di questo tipo, ed in generale è opportuno evitare il più possibile l'esposizione alla luce solare, soprattutto nelle ore di più intensa irradiazione ultravioletta (tra le 10 del mattino e le 15). Occorre poi utilizzare sempre una protezione solare per le aree del corpo che si desidera esporre al sole: l’utilizzo di questi prodotti schermanti è stato, negli ultimi, anno reso più accettabile grazie ad una migliorata stendibilità, ed anche le creme a schermo totale, recentemente, hanno superato in parte il problema che li rendeva cosmeticamente poco graditi in quanto lasciavano sul corpo uno strato denso e bianco. 

Qualora l’assunzione di alcuni farmaci non possa essere sospesa e questi siano riconosciuti come altamente fotosensibilizzanti, l’unico rimedio è indossare abiti molto coprenti e cappelli a tese larghe, godendosi il mare…….solo con gli occhi.

Nessun commento:

Posta un commento