mercoledì 16 settembre 2015

Vaccinazione antiinfluenzale: attenzione ai falsi timori…

La vaccinazione antiinfluenzale può salvarti la vita!
L’autunno si avvicina e si avvicina il momento di pensare alla vaccinazione antiinfluenzale. Negli ultimi due-tre anni e per vari motivi molti pazienti hanno deciso di non vaccinarsi, una volta per notizie riguardanti l’integrità del vaccino di cui furono ritirate centinaia di migliaia di dosi, un’altra per notizie allarmanti su presunte mortalità dopo la somministrazione dello stesso.

In ogni caso, negli ultimi tempi la vaccinazione antiinfluenzale ha subito un grosso calo e le conseguenze si sono sommate nel corso degli ultimi due-tre anni. Fino a tre anni fa, infatti, nel nostro ambulatorio di Medicina Generale arrivavano in massa le persone più in là con gli anni per la vaccinazione, ma poche di loro tornavano nel picco influenzale, quando invece ad accedere agli ambulatori erano per lo più pazienti giovani che non avevano effettuato la vaccinazione. Negli ultimi anni, invece, i casi di influenza nelle persone più anziane e nei pazienti affetti da patologie croniche si sono moltiplicati e, nell’anno passato si sono moltiplicati i casi di complicanze legate all’influenza: polmonite, scompenso cardiaco, squilibri metabolici in diabetici.

Negli ultimi tempi si notano sui social post minacciosi che inducono a pensare ad effetti collaterali terribili per chi effettua normalmente la vaccinazione (ad esempio un aumento del tasso di Alzheimer) e queste notizie allarmano ancora di più i pazienti che appartengono alle categorie a rischio. In realtà si tratta di notizie assolutamente prive di fondamento scientifico, mentre le notizie sui reali pericoli dell’influenza raramente vengono pubblicate e diffuse fra la popolazione.
La realtà scientifica sulla vaccinazione antiinfluenzale dice che tutti i pazienti affetti da patologie croniche (in particolare diabete, cardiopatie, bronchite cronica o asma, insufficienza epatica o renale) e i soggetti ultrasessantaciqnuenni hanno un tasso di complicanze molto più alto delle persone che non presentano patologie di base e che queste complicanze portano quasi sempre a ricoveri ospedalieri, lunghe terapie antibiotiche o addirittura la morte. 

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La statistica dice che ogni anno, in Italia, muoiono circa ottomila persone per le complicanze dell’influenza e non c’è giustificazione per chi mette in atto campagne terroristiche che inducano i soggetti più fragili a non vaccinarsi.



Il consiglio di che, come me, pratica la medicina generale da oltre quindici anni, è di effettuare la vaccinazione antiinfluenzale e di accompagnare i familiari ultrasessantacinquenni a farla nello studio del proprio medico di famiglia. La vaccinazione è importante anche per tutti coloro che assistono o sono a stretto contatto con persone anziane o ammalate per evitare di portare loro il virus influenzale.




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