La vaccinazione antiinfluenzale può salvarti la vita! |
L’autunno si
avvicina e si avvicina il momento di pensare alla vaccinazione antiinfluenzale.
Negli ultimi due-tre anni e per vari motivi molti pazienti hanno deciso di non
vaccinarsi, una volta per notizie riguardanti l’integrità del vaccino di cui
furono ritirate centinaia di migliaia di dosi, un’altra per notizie allarmanti
su presunte mortalità dopo la somministrazione dello stesso.
In ogni
caso, negli ultimi tempi la vaccinazione antiinfluenzale ha subito un grosso
calo e le conseguenze si sono sommate nel corso degli ultimi due-tre anni. Fino
a tre anni fa, infatti, nel nostro ambulatorio di Medicina Generale arrivavano
in massa le persone più in là con gli anni per la vaccinazione, ma poche di
loro tornavano nel picco influenzale, quando invece ad accedere agli ambulatori
erano per lo più pazienti giovani che non avevano effettuato la vaccinazione.
Negli ultimi anni, invece, i casi di influenza nelle persone più anziane e nei
pazienti affetti da patologie croniche si sono moltiplicati e, nell’anno
passato si sono moltiplicati i casi di complicanze legate all’influenza:
polmonite, scompenso cardiaco, squilibri metabolici in diabetici.
Negli ultimi
tempi si notano sui social post minacciosi che inducono a pensare ad effetti
collaterali terribili per chi effettua normalmente la vaccinazione (ad esempio
un aumento del tasso di Alzheimer) e queste notizie allarmano ancora di più i
pazienti che appartengono alle categorie a rischio. In realtà si tratta di
notizie assolutamente prive di fondamento scientifico, mentre le notizie sui
reali pericoli dell’influenza raramente vengono pubblicate e diffuse fra la
popolazione.
La realtà
scientifica sulla vaccinazione antiinfluenzale dice che tutti i pazienti
affetti da patologie croniche (in particolare diabete, cardiopatie, bronchite
cronica o asma, insufficienza epatica o renale) e i soggetti
ultrasessantaciqnuenni hanno un tasso di complicanze molto più alto delle
persone che non presentano patologie di base e che queste complicanze portano
quasi sempre a ricoveri ospedalieri, lunghe terapie antibiotiche o addirittura
la morte.
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La statistica dice che ogni anno, in Italia, muoiono circa ottomila
persone per le complicanze dell’influenza e non c’è giustificazione per chi
mette in atto campagne terroristiche che inducano i soggetti più fragili a non
vaccinarsi.
Il consiglio
di che, come me, pratica la medicina generale da oltre quindici anni, è di
effettuare la vaccinazione antiinfluenzale e di accompagnare i familiari
ultrasessantacinquenni a farla nello studio del proprio medico di famiglia. La
vaccinazione è importante anche per tutti coloro che assistono o sono a stretto
contatto con persone anziane o ammalate per evitare di portare loro il virus
influenzale.
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