lunedì 28 settembre 2015

La depressione e i rimedi naturali per combatterla

Alcuni cibi aiutano a combattere la depressione
La depressione è un disturbo dell’umore la cui origine  può essere endogena, come nel caso della “bipolare” oppure reattiva, cioè come già spiegato in un precedente articolo, conseguente ad un evento esterno come un lutto – ad esempio la depressione può manifestarsi dopo la perdita di un coniuge amato –  una perdita o separazione. La depressione può anche manifestarsi come reazione emotiva ad una malattia propria o di un parente stretto, ad un trasloco, una bocciatura, un cambiamento di lavoro o di residenza, il pensionamento, un periodo di stress prolungato. In questi casi generalmente, la persona si riprende abbastanza in fretta, recuperando le proprie energie psicofisiche. Alcune persone soffrono di depressione soprattutto nelle stagioni in cui  la luce del sole diminuisce. In questo caso, si tratta della SAD o Depressione Affettiva Stagionale, che è molto diffusa in alcuni paesi dell’emisfero boreale. La SAD è caratterizzata da un abbassamento del tono dall'umore, da perdita di piacere e di energia, oltre che dalla presenza di dolori fisici soprattutto alla schiena o alla stomaco.
Nella Depressione Affettiva Stagionale, tipica dell’autunno – inverno, sono sempre presenti una grande fame di carboidrati  dolci ed ipersonnia. In quest’ultimo caso, è utile l’esposizione ad una specifica luce artificiale potrà apportare un notevole miglioramento. La luce infatti, favorisce la produzione di ormoni utili al mantenimento di un buon equilibrio del nostro tono dell’umore, in primo luogo la serotonina. La luce inoltre, aiuta le funzioni tiroidee. Una disfunzione tiroidea può notoriamente essere correlata ai disturbi dell’umore.
Nel corso di una depressione non grave e prontamente diagnostica è possibile, prima di ricorrere agli psicofarmaci, ovvero quando essi non siano ritenuti assolutamente necessari dal nostro medico di base oppure dallo specialista, utilizzare alcuni rimedi naturali presenti nei cibi che quotidianamente assumiamo e che hanno dimostrato la loro efficacia nel portare sollievo a chi soffre di disturbi dell’umore. Tra questi, i seguenti svolgono una funzione benefica sul tono dell’umore:
  • Magnesio: si trova sia in alcuni cibi quali le banane, gli spinaci, i carciofi e la frutta secca come i datteri, sia in forma più concentrata, in alcuni 
    specifici preparati farmaceutici. Il magnesio aiuta anche a contrastare l’ansia.
    Selenio: si trova in diversi alimenti quali i frutti di mari, cereali, formaggi e carni. Una carenza di selenio può avere un'incidenza diretta sull'insorgenza di disturbi dell’umore poiché può compromettere i processi di ossigenazione ed eccitabilità delle cellule nervose. Il Selenio è uno dei minerali la cui carenza può essere anche essere alla base "di" oppure peggiorare un ipotiroidismo che spesso può scatenare forme depressive altrimenti inspiegabili.
  • Zinco: è coinvolto nella modulazione degli impulsi nervosi ed una sua carenza può provocare alterazioni dell’umore. E’ possibile trovare lo zinco in alimenti come le uova, il pesce, il latte, alcuni salumi e formaggi, nel lievito.
    Lo zinco anche se essenziale per il benessere, può nuocere non solo se carente ma anche se assunto in quantità eccessive. In questo caso può infatti determinare tossicità. 
  • Acido folico: si tratta di una vitamina fondamentale, la B9 o M, che non essendo prodotta naturalmente dall'organismo, deve essere assunta con l’alimentazione. Il suo ruolo è quello di permettere la sintesi di neurotrasmettitori che è fondamentale per l’attività cerebrale.
E’ possibile trovare l'acido folico nelle verdure a foglie verdi come la lattuga, gli asparagi, gli spinaci, i broccoli, i cavolini di Bruxelles, i carciofi; lo troviamo anche in alcuni tipi di frutta secca come le mandorle e nelle arachidi oltre che in alcuni tipi di frutta fresca come nelle arance, nei limoni e nelle fragole. 
E’ presente anche nei legumi e nei cereali. 
Esistono poi degli alimenti a base di cereali definiti fortificati contenenti in una porzione la quantità di folati che un organismo umano deve assumere in un giorno per il proprio benessere psicofisico. 

Una recente ricerca giapponese ha confermato che alcuni gruppi di persone depresse, presentavano una mancanza di acido folico, rilevata nel loro sangue attraverso specifiche analisi cliniche di laboratorio contrariamente a gruppi di persone non depresse nel cui sangue era invece presente una maggiore quantità di folati. 

Fortunatamente è ormai noto alla gran parte delle mamme, grazie alla sempre maggiore diffusione di campagne preventive effettuate da professionisti sanitari e da mass media, che si tratta di una vitamina la cui assunzione ha un ruolo particolarmente rilevante nelle donne in attesa o che programmano una gravidanza. Ciò non solo al fine di garantire un adeguato sviluppo del feto ma anche per prevenire la depressione post – partum.

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