giovedì 1 ottobre 2015

COLPO DI FRUSTA: COLLARE SI O NO?


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Il colpo di frusta è un evento traumatico molto frequente, conseguenza di un improvviso e inaspettato contraccolpo che comporta un movimento ampio della testa e del collo fino ai limiti fisiologici del movimento articolare.

Nell’immaginario collettivo il colpo di frusta è associato al tamponamento da dietro, ma in realtà la meccanica del sinistro può essere varia (urto frontale, laterale, caduta con proiezione da una moto, ecc…). Le conseguenze biomeccaniche dei vari meccanismi traumatici  sono comunque sovrapponibili, ed i processi patologici che si innescano molto simili. 

Successivamente ad un colpo di frusta, nel passato si faceva largo uso del collare cervicale, prescritto praticamente sempre e comunque. Le nuove evidenze scientifiche, però, indirizzano per un uso più limitato del collare, che non dovrebbe essere prescritto nei pazienti con colpo di frusta lieve, mentre c’è indicazione, ma per pochi giorni nei pazienti con un trauma moderato. Il collare è invece utile, o addirittura indispensabile, nei traumi più severi. L’immobilizzazione della colonna vertebrale cervicale, comunque, se permette la guarigione dei tessuti traumatizzati, pregiudica la corretta attivazione della muscolatura cervicale e spesso ritarda i tempi di guarigione. 

Passati i primi giorni in cui occorre tenere sotto controllo l’eventuale dolore, l'obiettivo terapeutico principale deve essere quello di un rapido recupero funzionale ed un ritorno precoce alle attività abituali. Inizialmente il paziente può avvertire il collo rigido, dolorante e, non di rado, una lieve sindrome vertiginosa. Ciò non deve tuttavia allarmare: sarà compito del medico assistere il paziente e spiegare quale potrà essere l’evoluzione del quadro clinico. 


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La rieducazione deve essere iniziata molto precocemente: è utile eseguire movimenti lenti e regolari, inizialmente di rotazione, poi di flessione ed estensione ed infine di flessione laterale. A questi, successivamente, si potranno associare esercizi di attivazione dei muscoli cervicali, terapie manuali ed eventuali terapie strumentali. Regola imprescindibile è che i movimenti effettuati non siano dolorosi e che, in presenza di una certa limitazione funzionale, non si forzi mai il movimento limitato sperando di vincere un eventuale “blocco”. 

Nel caso in cui, quindi, abbiate subito un incidente, soprattutto se modesto, evitate di passare delle settimane con il collo bloccato da un fastidioso collare perché, semplicemente,  non serve a nulla! 

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