mercoledì 7 ottobre 2015

Settimana per la lotta ai tumori infantili: adotta un personaggio dei cartoni!

Un eroe dei cartoni per combattere i tumori infantili
In questi giorni sui social imperversano post con immagini dei cartoni animati che testimoniano l'attenzione sui tumori infantili. Ogni anno in Europa muoiono circa 6000 bambini per tumore, ma i dati che riguardano le guarigioni sono molto incoraggianti. Ad oggi circa 8 piccoli pazienti su 10 guariscono ma i problemi sono ancora tanti. 
«Dopo aver consultato genitori, pazienti, sopravvissuti e medici – spiega Gilles Vassal, dell’Institut Gustave Roussy di Villejuif (Francia) e presidente SIOPE (la società europea di oncologia) – abbiamo stilato un elenco delle questioni aperte e urgenti da risolvere, tra le quali spiccano la possibilità di accesso per i bambini ai nuovi farmaci (che raramente sono sperimentati e approvati in forme e dosaggi adeguati a loro), la mancanza di fondi per la ricerca e di sperimentazioni mirate sulle patologie pediatriche e le disparità di sopravvivenza fra i piccoli malati nei vari Paesi europei, dovute soprattutto alla diversa qualità delle cure». 

Il cybercrime uccide la rete...

«Oggi l’80 per cento dei bambini con un tumore guarisce – commenta Franca Fagioli, direttore dell’ Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti al Presidio Ospedaliero Infantile Regina Margherita di Torino e presidente dell’Aieop (Associazione Italiana Ematologia ed Oncologia pediatrica http://www.aieop.org/web/index.php) – e grazie alle più recenti scoperte sulla biologia dei tumori riusciamo a capire sempre di più su queste patologie, con la speranza che questo ci aiuti a mettere a punto terapie mirate efficaci. Comprendere l’origine delle neoplasie nei più piccoli è uno degli obiettivi fondamentali: se infatti in una persona adulta possono contribuire vari fattori esterni che si accumulano nel corso degli anni (dai cancerogeni ambientali, a fumo e alimentazione scorretta, per esempio), molti dei casi di cancro infantile vengono diagnosticati prima dei 5 anni quando il “mondo esterno” ha avuto ben poco tempo per modificare l’organismo. Con l’aiuto delle più moderne tecnologie dobbiamo indagare meglio difetti genetici e altri possibili cause»
La strada intrapresa nella lotta ai tumori infantili è ancora lunga e serve l'aiuto di tutti per arrivare ad alzare quell'80% di piccoli pazienti che guariscono, ma sembra che la direzione sia quella giusta!

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